“Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”.
Ippocrate già nel III secolo a.C. riconosceva il rapporto stretto fra alimentazione e salute dell’individuo. Quando il concetto di medicina personalizzata è stato esteso anche al campo dell’alimentazione, sono nate due discipline opposte e complementari che valutano l’interazione fra nutrienti e genoma:
La nutrigenetica si basa sul presupposto che individui diversi possano rispondere in modo differente agli stessi alimenti, nutrienti ed integratori.
Esistono dei test, basati su tecniche di biologia molecolare, in grado di valutare sequenze di codice genetico che determinano una variazione nella capacità di assorbimento, metabolizzazione, immagazzinamento ed escrezione dei nutrienti da parte dell’organismo.
Ad esempio soggetti che possiedono una variante del gene che codifica per la MTHFR (metilen-tetraidrofolato reduttasi) hanno concentrazioni sieriche di acido folico inferiori ed elevati livelli di omocisteina, molecola associata ad un maggior rischio cardiovascolare.
I portatori di questa variante dell’enzima pertanto dovranno incrementare il loro apporto quotidiano di acido folico mediante la scelta di alimenti specifici (es. asparagi, biete, indivia, ceci e arance) oppure attraverso l’uso di integratori (es. RDAVit Total B).
L’obiettivo primario di una alimentazione personalizzata è quello di impostare un intervento nutrizionale mirato e studiato in base alle necessità di ogni individuo al fine di ripristinare la salute o prevenire l’insorgenza di patologie.
CONSIGLI UTILI