Magazine / maggio 2021


Magazine n.69 / maggio 2021

Analisi delle intolleranze alimentari

Determinate situazioni di malessere possono essere dovute all’assunzione di specifici alimenti e riconducibili a quella condizione generica nota come intolleranza alimentare

Per intolleranza alimentare si intende uno “stato infiammatorio generale” dell’organismo, dovuto ad un malfunzionamento intestinale che determina l’assorbimento di porzioni non completamente digerite di specifici alimenti. Queste parti non digerite finiscono nell’apparato circolatorio ed, essendo costituite da molecole di grandi dimensioni, sono in grado di attivare il nostro sistema immunitario. La conseguenza è quella di aumentare lo “stato infiammatorio dell’organismo” generando, a seconda degli apparati o sistemi maggiormente coinvolti, i disturbi a cui il soggetto è già esposto o predisposto.

Per fare qualche esempio, riportiamo un elenco di “stati di malessere” suddiviso in base agli apparati o ai sistemi interessati:

  • Apparato Gastro-intestinale: sindrome del Colon irritabile, difficoltà digestive, meteorismo, nausea, diarrea.
  • Apparato Cutaneo: eczema, dermatite atopica, orticaria, psoriasi, acne.
  • Apparato Respiratorio: rinite, sinusite, catarro, asma, bronchiti ricorrenti, otite, congestione nasale.
  • Apparato Genito-urinario: dismenorrea, enuresi, cistiti croniche, candidosi.
  • Sistema Nervoso Centrale: cefalee, depressione, iperattività, astenia, torpore mentale, scarsa concentrazione.

Identificare a quali alimenti un individuo è intollerante aiuta a migliorare il proprio stato di salute ed a fare scendere il livello del sintomo al di sotto della soglia di percezione o a ridurlo fino ad un livello accettabile.
Grazie alla moderna ricerca scientifica possiamo individuare con estrema precisione gli alimenti, a cui siamo intolleranti in un preciso momento della nostra vita. È sufficiente un auto-prelievo di poche gocce di sangue effettuato in farmacia, che, poi lo invierà ad un laboratorio d’analisi specializzato, che determinerà, se quegli alimenti sono dei “nemici” (non-self) oppure degli “amici” (self) del nostro organismo.