Magazine / maggio 2023


Analisi stress ossidativo

I radicali liberi sono molecole particolarmente instabili e altamente reattive che hanno la capacità di reagire e danneggiare le cellule del nostro organismo attraverso il processo di ossidazione. L’ossidazione infatti è il fenomeno tramite il quale una sostanza cede elettroni a un’altra sostanza che li acquista. L’ossidazione si può definire più semplicemente, una reazione con l’ossigeno. A loro volta le sostanze ossidate diventano instabili per la perdita dell’elettrone ceduto e cercano di recuperarlo da altre sostanze, quindi il processo prosegue innescando una reazione a catena che, se non viene bloccata, diventa dannosa per le strutture cellulari.
La formazione dei radicali liberi è fisiologica, perché sono il prodotto di alcuni processi biochimici e metabolici essenziali per il nostro organismo che infatti è dotato di antiossidanti endogeni per neutralizzarli come il glutatione, il Coenzima Q10 ed enzimi come superossido dismutasi e catalasi. Quando però la produzione di radicali liberi è eccessiva e supera le capacità antiossidanti della cellula si crea una situazione patologica chiamata stress ossidativo.
L’azione distruttiva dei radicali liberi è indirizzata soprattutto sulle cellule, in particolare sulle molecole lipidiche che ne formano le membrane, sugli zuccheri, sui fosfati, sulle proteine del loro nucleo centrale, specialmente sul DNA (acido desossiribonucleico) dove alterano le informazioni genetiche e infine sugli enzimi. L’azione continua dei radicali liberi si evidenzia soprattutto nel precoce invecchiamento delle cellule e nell’insorgere di varie patologie come malattie dell’apparato cardiovascolare, diabete, sclerosi multipla, artrite reumatoide, enfisema polmonare, cataratta, morbo di Parkinson e Alzheimer, dermatiti e artrosi. Oltre che da fattori endogeni biologici, l’iperproduzione di radicali liberi è causata anche da fattori fisici o chimici esogeni, come l’inquinamento ambientale, il fumo di sigaretta, lo stress psicofisico, l’alcool, l’assunzione di farmaci, l’esposizione ai raggi ultravioletti, i prodotti chimici tossici come i pesticidi e i metalli pesanti e tutti fattori di rischio che possono indurre mutazioni del DNA.
Sono fattori esogeni anche una dieta sbilanciata e un’attività fisica molto intensa. Oggi è molto facile valutare lo stress ossidativo, e si può fare tranquillamente in farmacia. Mediante un prelievo di sangue capillare, con il d-ROMs test, si ha la possibilità di rilevare il livello ematico dei metaboliti reattivi dell’ossigeno (reactive oxygen metabolites, ROM) indicatori ed amplificatori del danno ossidativo cellulare. Il range di valori ottimali è compreso tra i 250 e i 300 U.CARR, pari a 20,08 – 24,00 mg H2O2 /dl.

CONSIGLI UTILI

Seguire una dieta varia ed equilibrata prediligendo il consumo di olio extravergine di oliva per il suo contenuto in grassi “buoni” e alimenti come riso integrale, pomodori, limoni, mirtilli e carote ricchi di principi attivi antiossidanti;

Evitare l’abuso di bevande alcoliche (superalcolici in particolare) e del fumo di sigaretta;

Rinunciare ad uno stile di vita sedentario praticando regolarmente attività sportiva leggera come una camminata a passo sostenuto di almeno 30 minuti tutti i giorni;

Mettere sempre la protezione solare in caso di esposizione diretta della pelle ai raggi solari;

Tenere monitorati fattori come ipertensione, iperglicemia e iperlipidemia responsabili di un aumento della produzione di radicali liberi.